E' una crescita progressiva del tessuto congiuntivale di forma di triangolare verso la cornea. L’evoluzione della patologia può risultare più o meno lenta nel tempo.
Solitamente si sviluppa sul lato nasale della cornea. formato da una testa, un collo e un corpo; La testa si innesta al livello del limbus, avanza progressivamente sulla superficie oculare dirigendosi verso la zona ottica, determinando spesso una riduzione dell'acuità visiva a causa dell’astigmatismo indotto.
Guardandosi allo specchio lo pterigio presenta un rossore dell’occhio permanente non dolente.
Il vertice corneale non viene quasi mai raggiunto; il collo rappresenta la porzione intermedia dello pterigio (tra testa e corpo); Lo pterigio può generare un trascinamento di cellule lombari verso la cornea, questo può a portare a distorsioni della vista; Lo pterigio può presentarsi in forma monolaterale o bilaterale e talvolta può interessare anche i muscoli estrinseci bloccando così la sua funzione e generando il blocco del movimento. Tra le ipotesi eziopatologiche un deficit delle cellule staminali presenti nel limbus può causare la proliferazione incontrollata di tessuto fibrovascolare con conseguente infiammazione del tessuto.
In genere la terapia si basa sull’uso di colliri antinfiammatori, vasocostrittori, sostituti lacrimali e cortisonici locali di superficie.
La terapia mira a ridurre l’infiammazione e le sue cause, ma spesso il trattamento chirurgico può essere ugualmente necessario poiché il tessuto fibrovacolare invade la cornea e può provocare alterazioni della capacità visiva.
anche dopo un‘intervento classico lo pterigio può recidivare. in caso di recidiva la tecnica chirurgica moderna prevede un autotrapianto autologo di cellule staminali (prelievo dallo stesso occhio o dall’occhio adelfo) con l’innesto nelle zone mancanti. Ad oggi la tecnica di autotrapianto autologo di cellule staminali risulta una tecnica sicura ed efficace nel prevenire le recidive.
Tuttavia, in alcuni casi la lesione dev’essere asportata ed esaminata per fare la diagnosi differenziale.